Hanno passato anni a pensare di essere discriminati. L’egemonia culturale della Sinistra li schiacciava. Ora, quasi inaspettatamente, con l’assist decisivo dell’Immarcescibile, si ritrovano al Potere.
Non se ne capacitano. Al
di là dello slogan “Pronti!” sono dei dilettanti allo sbaraglio.
Nel loro DNA, nei
loro rimuginamenti di quel passato che ammirano e che hanno dovuto nascondere
per non essere riconosciuti, ci sono sempre le stesse cose: esaltazione della
Tradizione cristiana, nazionalismo, difesa dell’Italianità e della famiglia
tradizionale, insomma, in soldoni, Dio, Patria e Famiglia.
E come grumi della polenta, rimestano le loro parole d’ordine per scioglierle nel pastone del consenso: ecco la battaglia per la famiglia tradizionale e, nella versione moderna, contro l’omosessualità e l’utero in affitto, la battaglia contro l’imbastardimento della lingua italiana e contro i prestiti linguistici, l’esaltazione del “Made in Italy” in versione autarchica, l’esaltazione dell’Istituto agrario in vista di una prossima battaglia del grano.
Ovviamente
nessun provvedimento sulla vita reale delle persone, secondo la tradizione dell’Istituto
LUCE che non brilla: tanto lavorar di grancassa per le Marce trionfali senza
alcun amor della Musica.
Nulla di nuovo sotto il Sole.
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