sabato 21 maggio 2016

L' ENEL ti dà una scossa!

Chi pensa che sia il solito esagerato rilegga qui il suo discorso ( o, se ha fegato, meglio che si veda il novello ragioniere del terrore in azione in qualche filmato che troverete facilmente in Rete). 
Io riporto solo le parole, sottolineando solo quelle che mi sembrano indicative del rapido mutamento di linguaggio di chi sta nella stanza dei bottoni):

Per cambiare un’organizzazione ci vuole un gruppo sufficiente di persone convinte di questo cambiamento, non è necessario sia la maggioranza, basta un manipolo di cambiatori. Poi vanno individuati i gangli di controllo dell’organizzazione che si vuole cambiare e bisogna distruggere fisicamente questi centri di potere. Per farlo, ci vogliono i cambiatori che vanno infilati lì dentro, dando ad essi una visibilità sproporzionata rispetto al loro status aziendale, creando quindi malessere all’interno dell’organizzazione dei gangli che si vuole distruggere. Appena questo malessere diventa sufficientemente manifesto, si colpiscono le persone opposte al cambiamento, e la cosa va fatta nella maniera più plateale e manifesta possibile, sicché da ispirare paura o esempi positivi nel resto dell’organizzazione. Questa cosa va fatta in fretta, con decisione e senza nessuna requie, e dopo pochi mesi l’organizzazione capisce perché alla gente non piace soffrire. Quando capiscono che la strada è un’altra, tutto sommato si convincono miracolosamente e vanno tutti lì. È facile”.
arz

venerdì 20 maggio 2016

Marco Pannella ( 1930-2016)


Leggetela come volete...è volutamente ambigua.
Al di là della vignetta, Marco Pannella va ricordato bene bene bene per le sue battaglie civili, meno per il  narcisismo e per il vittimismo di maniera  insiti nel personaggio. 
Difficile, comunque la si pensi, rimanere indifferenti di fronte a lui. 

giovedì 5 maggio 2016

Tra i Ricchi e i poveri ci sta di mezzo un "e" ( "e" sta per euro).



Il Baffo dei Ricchi e Poveri abbandona il gruppo ( per motivi di famiglia), ma la forbice tra i ricchi e poveri in Italia si allarga sempre più. Sono prosaico? Non faccio ridere? E chi ha detto che la Satira debba far ridere?

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