Prima le mutande, poi la camicia, poi i pantaloni, poi....maledizione! I calzini! Ieri, hai dovuto metterli nel cestone della biancheria, rigidi come stoccafissi. Immettibili. Ora devi cercare i calzini. Nuovi. In realtà, solo nel tempo dell'età dell'oro, quando tu stesso, gridando all'affare del secolo, hai acquistato al supermercato a prezzo scontatissimo uno stock di trenta calzini filo di Scozia, potevi contare su calzini “nuovi”. Ora, di nuovi non ne hai più. Pensavi di essere astuto! Ne hai presi solo di due colori. Nero e blu. Ma nel cassetto della biancheria si sono mischiati. Come un rigurgito ti vengono confusamente in mente i quesiti del tuo professore di Matematica, amante della statistica: se in un urna abbiamo 50 palline rosse, 20 blu e 7 nere, quante palline devo prendere per essere sicuro di averne almeno 6 nere?
Ecco ora desideri due calzini neri, ma quasi al buio il loro colore è indefinito. Non sei daltonico, ma il blu e il nero si confondono. La moglie non li raccoglie a carciofetto. Li deposita a caso due a due, ma nel cassetto, come sotto il cielo, la confusione è grande,,, Te ne freghi. Chi vuoi che se ne accorga se hai un calzino blu o uno nero? L'operazione di mettersi un calzino per chi è un po' sovrappeso è difficoltosa: equilibrio instabile, pressione sul fegato. Poi il calzino ha un dentro e un fuori che al buio è indistinguibile....Portata a termine l'operazione, ti metti le scarpe e dopo aver baciato la moglie che mugula un “'ao” che sta per “Ciao” per risparmiare sulla C, esci di casa. Appena giunto sul posto di lavoro, la prima cosa che il collega ti dice non è buongiorno... “Fico! Adesso è di moda mettersi i calzini di due colori diversi?”
Rispondo “...ulo” per risparmiare sul “vaffanc”.
©arz
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